La Corte di Cassazione (Cass. 17 maggio 2011, n.10813) è intervenuta nella annosa questione relativa alla mancata attuazione delle direttive comunitarie da parte dello Stato italiano e alle conseguenze pregiudizievoli per il cittadino il quale, a causa dell'inadempimento statuale, si trova a patire un danno trovandosi in una condizione nella quale, se la direttiva fosse stata adempiuta, avrebbe acquisito i diritti da essa riconosciuti, ma di cui di fatto, per la negligenza dello Stato, egli non può disporre.