Un excursus storico può aiutarci a comprendere le anomalie del sistema italiano. Illuminante in tal senso è l’analisi effettuata da F. De Sanctis con profondità di pensiero nel saggio “L’uomo del Guicciardini”.
Il disegno di Legge n. 2518, ovvero il c.d. maxiemendamento al decreto Milleproroghe (D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, denominato “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie”), approvato al Senato, con il ricorso alla “fiducia”, in data 16 febbraio 2011, e quindi approvato anche dalla Camera (con il ricorso alla “fiducia”), il 25 febbraio 2011, per poi essere nuovamente approvato dal Senato (a causa di modifiche apportate dal Governo a seguito del richiamo del Presidente della Repubblica in data 22 febbraio 2011), in data 26 febbraio 2011 contiene, tra l’altro, una norma estremamente oscura: l’art. 2 quinquies, comma 9.
I am human, I am a mistake. Sono uomo, quindi fallibile!
Le tragedie storiche succedute alle crisi del 1873 e del 1929 sono state espresse sovente dagli studiosi con un linguaggio non corrispondente al pensiero. Gli sforzi umani che non sono riusciti a frenare l’inevitabile corso della storia ed evitare le grandi tragedie, non si sono quasi mai ispirati al motto: “Docta humilitas”.
Ho preferito, quindi, in questo breve scritto, indossare la veste apologetica, dismettendo, ma soltanto per un attimo, la mia toga non abbandonando le analisi sulla funzione del diritto nel campo dell’economia.